Dato che molti e molte di voi sono alle prese con l’organizzazione di laboratori estivi a tema STEAM ho pensato di raccogliere alcuni esperimenti scientifici su aria e acqua facilmente realizzabili con bambini e bambine di scuola primaria.
Ho trovato questi esperimenti nel web e in vari libri scientifici. Li ho adattati e ho cercato di utilizzare materiali facilmente reperibili. Tutto ciò permette ai bambini e alle bambine di replicarli a casa se vogliono.
Consiglio la lettura di alcuni articoli di https://www.focusjunior.it/ per trovare altri esperimenti divertenti ed educativi.
Tanti altri spunti sono presenti in questo testo del quale vi avevo già parlato https://maestrailaria.altervista.org/libriamoci-esperimenti-ed-ecologia/
Divido l’articolo in due sezioni: la prima parte sarà dedicata agli esperimenti relativi all’acqua e alle sue proprietà e caratteristiche e la seconda parte sarà dedicata agli esperimenti relativi all’aria.
ESPERIMENTI RELATIVI ALL’ACQUA
“ACQUA E PEPE” per spiegare il concetto di tensione superficiale
Materiale occorrente:
- Un piatto fondo
- Acqua
- Pepe nero
- Detersivo per i piatti
Procedimento:
- Si riempie il piatto di acqua
- Si versa il pepe sulla superficie dell’acqua e si osserva
- Alla fine si immerge un dito nel detersivo per i piatti e lo si mette nel piatto, poi si osserva
Domande e spiegazioni:
- Possiamo chiedere ai bambini e alle bambine perché il pepe galleggia nel piatto e non affonda. Da qua possiamo introdurre il concetto di tensione superficiale: le molecole dell’acqua si attraggono tra loro e sono vicinissime, quindi il pepe non riesce a scendere e mescolarsi. La tensione superficiale fa formare una specie di film elastico che non fa affondare il pepe.
- La seconda domanda da porre a bambini e bambini è relativa al fatto che il pepe si allontana dal nostro dito che abbiamo immerso nel detersivo per i piatti. Il sapone è in grado di rompere la tensione superficiale dell’acqua perché riduce l’attrazione tra le molecole dell’acqua. Questo spiega perché dobbiamo lavarci le mani con acqua e sapone, in quanto l’acqua da sola non è in grado di mandare via i batteri e lo sporco.
Noi abbiamo anche provato ad immergere il dito senza detersivo e abbiamo notato che il pepe non si allontanava.
“FORMIAMO IL COLORE VERDE” PER SPIEGARE IL CONCETTO DI CAPILLARITà E IL PRINCIPIO DEI VASI COMUNICANTI
Materiale occorrente:
- 3 bicchieri di vetro trasparenti
- Un cucchiaino
- Acquerelli giallo e blu
- Un pennello
- Acqua
- Carta da cucina
Procedimento:
- Si mettono i tre bicchieri in fila
- Si riempiono per poco più della metà il primo e il terzo bicchiere di acqua
- Successivamente si colora l’acqua del primo bicchiere con l’acquerello giallo e l’acqua del terzo bicchiere con il colore blu (possiamo usare anche i coloranti alimentari)
- Si prende un pezzo di carta da cucina, lo si piega in 4 e poi a metà e lo si immerge nel primo e nel secondo bicchiere. Poi si fa lo stesso con il terzo bicchiere.
- Poi si procede con le osservazioni, che richiederanno del tempo. Noi abbiamo verificato il tutto nella giornata successiva alla realizzazione dell’esperimento.
Domande e spiegazioni:
- Subito dopo aver preparato tutto il materiale ho chiesto a bambini e bambine cosa secondo loro sarebbe accaduto. Alcuni hanno pensato che l’acqua sarebbe salita come in un tubo verso l’alto e poi si sarebbe depositata nel bicchiere centrale. Le deduzioni erano giuste, abbiamo però aspettato e verificato con l’esperimento. Abbiamo successivamente dato delle spiegazioni scientifiche.
- L’acqua è salita dai due bicchieri esterni per il principio della capillarità: l’acqua nei tubi stretti tende a salire verso l’alto sfidando la forza di gravità.
- L’acqua è poi scesa dopo la piegatura della carta da cucina grazie alla forza di gravità.
- Il giorno successivo abbiamo osservato che l’acqua era allo stesso livello in tutti e tre i bicchieri: questo grazie al principio dei vasi comunicanti (che spiegherò nel prossimo esperimento).
“BOTTIGLIE COMUNICANTI” PER SPIEGARE IL PRINCIPIO DEI VASI COMUNICANTI
Materiale occorrente:
- Due o più bottiglie di plastica di dimensioni differenti
- Quattro cannucce
- Acqua
Procedimento:
- Per prima cosa si tagliano le bottiglie e si fanno dei fori: le bottiglie esterne debbono avere un solo foro, mentre quelle interne due.
- Si inseriscono, poi, le cannucce nei fori in maniera tale da collegare tutte le bottiglie.
- Si versa nella bottiglie più grande l’acqua tenendo “chiusa” la cannuccia.
- Alla fine si apre la cannuccia e si osserva.
Domande e spiegazioni:
L’acqua si distribuisce in tutte le bottiglie e in ognuna di esse raggiunge lo stesso livello. Questo in base al principio dei vasi comunicanti, secondo cui un liquido versato in due o più recipienti collegati tra loro raggiunge lo stesso livello in ognuno di essi.
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ESPERIMENTI RELATIVI ALL’ARIA
“PALLONCINO A REAZIONE” per spiegare che l’aria ha una forza
Materiale occorrente:
- Un filo da pesca lungo
- Un palloncino
- Nastro adesivo
- Una cannuccia
- Una pompetta per gonfiare il palloncino
Procedimento:
- Per prima cosa si deve legare un’estremità del filo in un lato della stanza (io l’ho legato ad una sedia).
- Si inserisce la cannuccia nell’altra estremità del filo e si lega nella parte opposta della stanza.
- Poi si gonfia il palloncino (noi abbiamo usato una pompetta) e tenendolo chiuso, senza però legarlo, si attacca alla cannuccia con il nastro adesivo facendo attenzione a non far fuoriuscire l’aria.
- Si lascia poi libero il palloncino e si osserva che esso viaggia tramite la cannuccia fino all’estremità opposta del filo.
Domande e spiegazioni:
I miei alunni e le mie alunne hanno voluto ripetere l’esperimento tantissime volte perché si sono divertiti molto.
Ho chiesto loro perché il palloncino riusciva a percorrere tutto il filo. Siamo arrivati e arrivate alla conclusione che l’aria contenuta nel palloncino dà la forza al palloncino per muoversi, come succede per i razzi.
“GONFIAMO UN PALLONCINO CON… BICARBONATO E ACETO” PER LAVORARE SULLE REAZIONI CHIMICHE
Materiale occorrente:
- Una bottiglia in vetro
- Aceto
- Bicarbonato
- Imbuto
- Un palloncino
Procedimento:
- Per prima cosa si mettono bicarbonato e aceto nella bottiglia utilizzando un imbuto
- In maniera molto veloce si inserisce il palloncino sul collo della bottiglia e si attende che l’anidride carbonica sprigionata dalla reazione tra bicarbonato e aceto gonfi il palloncino.
Domande e spiegazioni:
Si può chiedere a bambini e bambine perché il palloncino si gonfia. Si spiega, quindi, che l’anidride carbonica derivante dalla reazione tra bicarbonato e aceto permette al palloncino di gonfiarsi.
“facciamo le bolle” per far capire che anche l’aria occupa spazio
Materiale occorrente:
- Una bacinella
- Acqua
- Un bicchiere in vetro
Procedimento:
- Questo esperimento è semplicissimo. Basta immergere il bicchiere con l’apertura verso il basso e far notare che nulla si muove.
- Poi si muove il bicchiere inclinandolo un po’ e si fa osservare che ci sono delle bolle.
Domande e spiegazioni:
- Quando il bicchiere è fermo non ci sono bolle in quanto l’aria contenuta nel bicchiere non fa entrare l’acqua poiché occupa dello spazio.
- Quando il bicchiere è inclinato, invece, ci sono delle bolle perché l’aria, che è più leggera dell’acqua esce dal bicchiere.