NOMI SINGOLARI E PLURALI CON “IL MONDO È PLURALE”

Oggi vi parlo di come ho introdotto i nomi singolari e plurali con “Il mondo è plurale”; un albo meraviglioso edito da Sassi Junior.

https://www.sassijunior.com/it/albi-illustrati/5972-il-mondo-e-plurale.html

Io adoro questo albo che parla dell’importanza di essere tanti/e e diversi/e in un modo veramente unico.

Una nonna spiega alla sua nipotina con esempi molto concreti e vicini al mondo dei bambini e delle bambine il perché dell’affermazione “il mondo è plurale”.

L’albo, quindi, aiuta bambini e bambine a superare il “maschile singolare” aprendosi alle differenze e alle ricchezze che esse ci donano.

Ho deciso di utilizzare questo albo per affrontare la divisione nomi singolari/nomi plurali in quanto mi avrebbe permesso di affrontare tematiche molto importanti, come quella dell’importanza dello stare insieme e in quanto attraverso esempi molto pratici fa comprendere la differenza tra singolare e plurale.

PRIMA ATTIVITà

Sono partita con la lettura dell’albo illustrato e poi abbiamo riflettuto con bambini e bambine su diversi aspetti emersi.

Abbiamo parlato del significato attribuito da ognuno/a di noi all’espressione “il mondo è plurale” e di come l’essere insieme spesso ci rende più forti e ci permette di fare cose che soli non potremmo fare.

Abbiamo riflettuto anche sull’importanza della pluralità per alcuni oggetti di uso comune con espressioni come “Maestra, se ci fosse una sola lavagna a volte non potresti più scrivere”.

Ho chiesto, poi, di scrivere su dei fogli quali sono le cose che riescono a fare meglio quando sono insieme agli altri, piuttosto che da soli e sono emerse riflessioni importanti.

Un bambino ha scritto che se è insieme agli altri può farli ridere e lui ama far ridere la gente! Una bambina ha scritto che senza altri bambini e altre bambine al parco si annoierebbe. Un’altra ha scritto che senza la maestra non potrebbe imparare e un altro che non potrebbe giocare a calcio!

Le riflessioni sono state tantissime e tutte molto interessanti. Le abbiamo condivise e lette tutte e ci abbiamo riflettuto ulteriormente.

SECONDA ATTIVITà

Dopo il primo momento di riflessione, abbiamo svolto un esercizio in piccoli gruppi da tre bambini/e.

Ho consegnato ad ognuno un foglio con una tabella composta da 3 colonne. Sulla prima ho scritto “singolare”; sulla seconda “plurale” e sulla terza “cosa creano al plurale”. Ho dato come titolo all’attività una frase tratta proprio dall’albo: “Dal singolare al plurale e tutto prende vita”.

Ho inserito io le parole sotto la colonna “singolare” prendendo spunto da alcune presenti già nell’albo.

In gruppo, avevano il compito di trovare la corrispondente parola al plurale e poi individuare a cosa potessero dar vita le parole declinate al plurale.

Ad esempio, nella colonna “singolare” era presente “parola”, hanno trovato il plurale “parole” e poi scritto nell’ultima colonna “frase” o “libro” o “chiacchierata”.

Alcune erano più complesse e hanno richiesto maggiore impegno e altre maggiore fantasia. Un gruppo vicino alla parola “piatti” ha scritto “lavastoviglie piena”.

È stato davvero interessante vedere come per alcune parole sono riusciti a pensare idee molto differenti tra loro.

TERZA ATTIVITà

Infine, abbiamo svolto un esercizio uguale a quello che avevamo già svolto per maschile e femminile.

Ho consegnato ad ognuno una lista di parole, alcune al singolare e alcune al plurale. Abbiamo diviso la pagina in due colonne “singolare” e “plurale”, attaccato le parole al posto giusto e poi trovato la parola di numero opposto.

Ho inserito in questo esercizio anche parole che non cambiano al singolare e al plurale come gorilla e città e abbiamo riflettuto su come fare per capire se queste parole sono singolari o plurali. Siamo arrivati/e alla conclusione che è necessario vedere il resto della frase, per capire se ci sono articoli che ci permettono di discriminare il singolare o il plurale.