UNA PARTIGIANA DI NOME TINA

una partigiana di nome Tina

Oggi vi parlo del libro “Una partigiana di nome Tina” scritto da Anselmo Roveda ed edito da Coccole Books. Il libro in questione tratta una tematica davvero particolare, ma allo stesso tempo importante per i bambini.

https://coccolebooks.com/bookshop/una-partigiana-di-nome-tina-2017/

Consiglio questo libro a partire dalla terza primaria per riuscire ad affrontare la tematica con la giusta maturità.

Il libro ha un font ad alta leggibilità, quindi si presta alle letture autonome di tutti e tutte.

TRAMA E TEMATICHE TRATTATE

CONTESTUALIZZAZIONE

Il libro narra in prima persona la storia di Tina Anselmi, staffetta durante il periodo della resistenza e della liberazione dal fascismo.

Come specificato anche dall’autore, il libro non è una biografia di Tina Anselmi, bensì una storia che mescola elementi reali con elementi di fantasia. Io, nella mia recensione, mi atterrò alla storia narrata.

Inizia con una breve contestualizzazione: la giovanissima Tina si presenta e inizia ad illustrare il contesto nel quale vive.

Il racconto è davvero scorrevole e molto piacevole e in questo modo i bambini e le bambine possono apprendere delle indicazioni storiche senza fatica.

Le indicazioni storiche sono inserite nel racconto di una Tina studentessa, che narra anche le sue abitudini, ci parla del suo modo di fare colazione e di come si reca a scuola.

Secondo me questo intrecciarsi di fattori storici e fattori personali è davvero utile per far comprendere a bambini e bambine come la vicenda della guerra sia stata vissuta anche da ragazzi e bambini e di come ha toccato chiunque e ha sconvolto la normalità.

Questa potrebbe essere un’ottima tematica da collegare con l’attualità, per far capire che anche non lontano da noi ci sono ancora delle guerre che sconvolgono la normalità anche dei più piccoli.

SVILUPPO DELLA VICENDA

Un giorno vengono catturati e uccisi alcuni partigiani, solo perché avevano osato andare contro il fascismo. Da quel giorno Tina capisce ancora di più quanto sia brutta l’oppressione, quanto negare la libertà sia la cosa più grave che si possa fare.

Nel periodo in cui vive Tina si negano quasi tutte le libertà. Anche questa è una tematica importantissima da affrontare con i più piccoli. Dovremmo far capire loro che non è sempre stato scontato manifestare le proprie idee, poter non essere d’accordo con qualcuno.

Possiamo fare degli esempi pratici, vicini ai bambini, in modo tale che possano comprenderlo meglio.

Forse è proprio da questo episodio del quale vi ho parlato che scatta la voglia di Tina di unirsi ai partigiani. Diventa così una staffetta di nome Gabriella che capisce che “ci vuole democrazia, di quella vera: dove tutti contano in base ai loro bisogni e agiscono secondo i propri doveri“.

Iniziano quindi le avventure della coraggiosa Tina-Gabriella, un’adolescente che sfida le proprie paure per aiutare gli altri e la propria nazione a liberarsi da qualcosa che sta rubando ogni cosa.

Il libro finisce con la liberazione dell’Italia dall’oppressore.

UN FINALE EMOZIONANTE

Vorrei focalizzarmi sulla scena finale: il papà di Tina, preoccupato per il fatto che la figlia non sia tornata a casa, va a cercarla e lei lo scambia per un nemico. Il papà di Tina non sa la parola d’ordine e le dice che è solo un papà alla ricerca di sua figlia che sta facendo tardi.

Emerge, ancora una volta, il lato umano nella tragedia della guerra, che è ovunque e in ogni tempo. C’è la guerra, ma ci sono anche le famiglie, gli amori, gli amici e le emozioni.

Pubblicato da maestrailaria

Mi chiamo Ilaria, sono una maestra di scuola primaria ai primi anni di insegnamento. Mi sono laureata in Scienze della formazione primaria e sto continuando ad aggiornarmi e studiare per poter offrire ai miei alunni attività stimolanti e sempre diverse. Amo creare nuovi giochi, scambiare idee con le colleghe e vedere lo stupore negli occhi dei miei alunni. Adoro le nuove tecnologie, la robotica e le attività manuali e manipolative.