SE DICO NO È NO

Se dico no è no

Oggi voglio parlarvi di “Se dico no è no”, un libro che tratta la tematica dell’uguaglianza di genere.

Il libro è edito da Matildaeditrice, scritto da Annamaria Piccione e illustrato da Viola Gesmundo https://www.matildaeditrice.it/libri/se-dico-no-e-no

L’IMPORTANZA DI DIRE NO

La storia inizia con la presentazione del bambino che narra la storia. Nico ha dodici anni e vive con tutte donne. All’età di 12 anni è in grado di comprendere questioni che purtroppo attualmente non possiamo dare per scontate.

Nico sa che anche le donne possono dire NO, sa che possono rifiutare le proposte di uomini che non desiderano, sa che possono inseguire i propri sogni, sa che possono decidere di non dedicare completamente la propria vita alla famiglia, sa che possono ambire anche a ricoprire cariche considerate per uomini.

Il ragazzo sa tutte queste cose poiché è cresciuto in una famiglia che ha dato il buon esempio. Sua nonna Nicolina, infatti, gli ha raccontato che da giovane è stata costretta a dire sì anche quando avrebbe voluto dire no, poiché era donna e era considerato normale fare così.

Ora le cose sono cambiate, nonna Nicolina ha imparato a dire no e cerca di aiutare i suoi nipoti a comprendere l’importanza del dire no.

Nonna Nicolina spiega queste cose anche al nipote maschio. Io credo che questo sia un messaggio fondamentale. Spesso, quando si affronta la questione dell’uguaglianza di genere, si crede che sia necessario solamente parlare alle ragazze.

Si fanno quindi progetti in cui si invitano le ragazze a inseguire i propri sogni, a non sentirsi inferiori ecc. Non si pensa quasi mai all’importanza dell’educare anche i ragazzi.

Ragazzi e bambini, infatti, debbono sapere perché per una donna è così importante dire no, perché per una donna dovrebbe essere naturale scegliere il lavoro che vuole e perché una donna può decidere di mettere se stessa prima di tutti.

Solo sensibilizzando tutti potremo aspirare alla tanto sognata uguaglianza di genere, la quale passa anche e soprattutto dai messaggi che proponiamo indistintamente a ragazzi e ragazze.

L’IMPORTANZA DI NON CREARE INUTILI CATEGORIE

Nico ha compreso anche l’importanza di non creare distinzioni tra giochi, strumenti musicali, lavori e materie scolastiche maschili e femminili.

Ha scoperto che può decidere di iniziare a suonare il violino senza aver paura di essere criticato. Nico ammette di essere meno bravo in matematica e più bravo in italiano di sua cugina e di questo non si preoccupa perché per lui non esistono materie da maschi e materie da femmine.

CONCLUSIONE

Il libro si conclude con una frase che mi ha fatto molto riflettere “Non avrei mai pensato che convincere una bimba a baciare un amico fosse sbagliato. Invece è come abituarla a sottovalutare il consenso”.

Questo fa riflettere su quanto sia importante evitare alcuni gesti che potrebbero creare pregiudizi di genere sin da quando i bambini sono piccolissimi.

Insegnanti, educatori e genitori devono quindi impegnarsi per costruire ai bambini le basi per distruggere tutti i pregiudizi di genere di cui la nostra società è ancora impregnata.

Dobbiamo dare fiducia alle nuove generazioni e aiutare loro a creare i presupposti per un mondo migliore e più giusto.

Pubblicato da maestrailaria

Mi chiamo Ilaria, sono una maestra di scuola primaria ai primi anni di insegnamento. Mi sono laureata in Scienze della formazione primaria e sto continuando ad aggiornarmi e studiare per poter offrire ai miei alunni attività stimolanti e sempre diverse. Amo creare nuovi giochi, scambiare idee con le colleghe e vedere lo stupore negli occhi dei miei alunni. Adoro le nuove tecnologie, la robotica e le attività manuali e manipolative.