Quest’anno insegnerò italiano in classe prima e non potevo non iniziare la mia avventura con un albo illustrato. Ho scelto l’albo “Che cos’è la scuola?”, edito da Terre di Mezzo.
https://www.terre.it/prodotto/che-cose-la-scuola/
L’albo è scritto da Luca Tortolini e Marco Somà e secondo me è indicato sia per i più piccoli e per le più piccole, sia per i grandi.
Questo albo ricorda agli adulti qual è il vero valore della scuola e quello che essa dovrebbe offrire agli alunni e alle alunne.
Appena visto in libreria me ne sono subito innamorata, sia per il linguaggio inclusivo utilizzato (si parla di bambine e bambini), sia per i messaggi trasmessi.
Ci parla di una scuola dove nascono e circolano idee, che dovremmo far uscire per migliorare il mondo. Si parla di una scuola come piace a me, dove non ci sono solo le conoscenze, ma c’è il mondo intero.
Ho voluto, quindi, offrire ai miei alunni e alle mie alunne l’idea di scuola che vorrei realizzare per e con loro e ho voluto farlo con questo albo.
L’attività che vi presenterò può essere riadattata anche per le classi “più alte”.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITà
Sono partita con la lettura dell’albo e mi sono soffermata molto anche nel far osservare alle bambine e ai bambini le illustrazioni. A loro sono davvero piaciute in quanto erano attratti dagli animali.
Finita la lettura abbiamo riflettuto sull’albo; hanno detto delle cose molto profonde, come ad esempio “la scuola è una grande avventura”.
Abbiamo, quindi, riflettuto su cosa fosse per loro la scuola e successivamente ho dato loro un foglio bianco dove avrebbero dovuto scrivere il proprio nome e disegnare cosa è per loro la scuola.
Ho spiegato che potevano disegnare come vedono la scuola, come la immagino e anche come la vorrebbero. Ho dato la possibilità, anche, di scrivere qualcosa nel disegno.
Nelle classi successive si può chiedere di scrivere delle riflessioni.
Terminati i disegni, li hanno riposti in un barattolo dove avevo scritto “Cos’è per noi la scuola?”. Ho promesso loro che il barattolo rimarrà chiuso fino a giugno. A giugno chiederò di nuovo di disegnare cos’è per loro la scuola e lo confronteremo con quanto fatto oggi per verificare eventuali cambiamenti.